venerdì 2 maggio 2025

linea suggerita per gli Studi legali a supporto dei 'delegati' presenti nei meeting, onde valutare la voce 'plus Valore Aleatorio'

 

Araldica news

‘virtual secretariat office A.I.


rocca castello del Bestagno’

ultima residualità visibile in oggi dell’antico ‘feudo Contado del Bestagno’ nel ponente Ligure 


( news onde valutare  se giuridicamente potrebbe riapparire nel tempo questa voce economica  

'plus Valore Aleatorio'   )



la feudalità Contado del Bestagno venne ufficialmente eretta dai Duchi di Savoia nel 1620, ma successivamente separata dai loro possedimenti. La trasmissione del titolo araldico Comitale è stata documentata attraverso vari Atti Notarili, e la diruta Rocca Castello di Bestagno ne rappresenta 'de facto' la residualità feudale ancora visibile.

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secretariat news

Si suggerisce agli Studi Legali di supporto ai 'delegati' cointeressati all'iter di prossima compra / vendita , di avvalersi di storici del diritto medioevale ed internazionale di oggi, onde valutare anche una fase di studio su questo Jus antiquo che parrebbe non essere formalmente decaduto, poiché il 'feudo' , (già da alcuni anni dopo il 1620 non apparteneva più a casa di Savoia) , ma passò in possesso con i suoi confini  ad una serie di Conti . 

Anche nel trambusto di epoca Napoleonica e post Napoleonica quel feudo apparteneva alla casata dei conti Gabuti di Asti , addirittura considerati non più alleati con casa Savoia); poi nel 1865 una gran parte del feudo i conti Gabuti la cedettero a casata Musso che, frazionandola in diverse carature  (come anche fecero precedentemente i Doria) la traghettarono fino oltre al periodo del Regno d'Italia, possedendola anche recentemente  nel periodo della neo Repubblica Italiana . Quindi non essendo feudo di casa Savoia fin dal 1620 non poteva risultare tra i beni requisiti agli ex Regnanti di Casa di Savoia da parte della neo Repubblica Italiana nel 1946 1948 . 

Inoltre, si evidenzia come alcune porzioni della feudalità Comitale, obliata nei suoi confini, , parrebbero non essere mai state formalmente 'de jure' et 'de facto' requisite (nè ufficialmente vigilate / tutelate, nemmeno dal subentrante periodo Comunale), il che potrebbe indicare una persistenza del de jure araldico per le parti mai urbanizzate, (tra cui il 'diruto Castello' ultimo residuale blasonato Comitale, attualmente caratura di proprietà dal 1993 del conte Paolo di casata Platè )

Rocca Castello del Bestagno, un'area storica privata nel Ponente Ligure, che sembra mantenere il  suo Jus antiquo Comitale. Questo diritto è collegato all’ antico feudo e viene trattato in un iter di cessione con clausole specifiche per la sua conservazione Araldica; questo titolo nobiliare e diritti feudali potrebbero essere ancora riconosciuti in determinate circostanze, specialmente essendo legati  alla sua ininterrotta proprietà storica feudale privata.

Importanza storica del feudo Comitale di Bestagno, nel suo titolo araldico è il fatto che lo Jus antiquo potrebbe essere ancora valido dal punto di vista giuridico,  perchè parrebbe non essere mai stato formalmente specificamente  abrogato.

La trasmissione notarile del titolo di Conte attraverso diverse epoche e casate sottolinea come il feudo non fosse più parte dei beni Savoia già dal 1620, il che potrebbe confermare che non fu incluso nelle requisizioni del 1946 per il fatto che non era più un bene Sabaudo.

La sua evoluzione notarile attraverso i secoli ed il fatto che non fosse più un possedimento sabaudo dal 1620 discute la possibilità che lo Jus antiquo non sia formalmente decaduto, dato che il feudo non rientrava tra i beni requisiti nel 1946

Contado del Bestagno feudo che ha attraversato diverse trasmissioni notarili nel corso dei secoli, con atti di compravendita e cessioni tra varie casate, alcuni punti chiave includono:


  • 1620:  l'area della antica 'castellania del Bestagno' nel ponente Ligure, fù inserita nel 'Principato di Oneglia' di casa Savoia, venne eretta  in feudo Contado dai Duchi di Savoia

  • poi spogliandosene di proprietà venne assegnata al Conte Lazzaro Baratta.

  • 1648: da questi il 'feudo' venne ceduto al Conte Negri di Sanfront con atto notarile.

  • 1650: poi feudo' acquistato dal Conte Amoretti.

  • 1723: poi il 'feudo venne acquistato dal Conte Gabuti di Asti, che la mantenne anche durante l'epoca napoleonica.

  • 1865: poi  feudo parzialmente o in toto ceduto alla Casata Musso, (divenutone Conti , per titolo a sequela dell'area Comitale)  che la frazionarono in più carature storiche.

  • 1993: la caratura centrale col 'diruto Castello' venne poi ceduta al Conte Platè di linea Groppi, attuale proprietario.




  • 2025  area storica , causa la veneranda età del 'conte Paolo detto il povero' attualmente è in 'iter di cessione' in abbinamento al suo titolo Araldico 


news   ( free-lance@tiscali.it )  

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